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venerdì 6 gennaio 2017

Non nasce così l'antipolitica?

Ieri in un post intitolato “Pensiero libero” il mio amico Mario F. si chiedeva: “Se i cittadini di un paese sono disposti a farsi illudere da personaggi quali: Berlusconi, Renzi, Salvini, Grillo, quale futuro potrà avere un paese composto da una popolazione di questo tipo?”
Ho commentato il suo post rifacendomi alla teoria dei vasi comunicanti: se non ti impegni a riempirne ciascuno con le tue proposte, non puoi stupirti se questi diventano per forza di cose, pieni delle proposte dell’avversario.
Poi capita che un alto esponente di quella che ritieni essere la “tua” parte sposi addirittura le proposte della parte avversa: Minniti rivuole i Centri di identificazione e di espulsione. Ne vuole tanti e soprattutto vuole le espulsioni rapide e di massa, proprio come proponeva Maroni. A questo punto il cittadino che è chiamato a scegliere, anziché la minestra riscaldata di Minniti può optare per il piatto originale di Maroni. E vagli a dare torto.
Certo, per Minniti è molto più facile prendersela con gli ultimi degli ultimi ricacciandoli da dove sono venuti e magari interrompendo il flusso dei salvataggi in mare, piuttosto che andare a Strasburgo a picchiare il pugno sul tavolo per ottenere finalmente una politica seria di accoglimento che coinvolga tutti i paesi europei.
E’ più facile, per Minniti, presentarsi come uno che vuole “anche lui” fare la guerra ai “clandestini”, piuttosto che presentare un’analisi seria dei motivi e delle cause dell’emigrazione, tra cui la destabilizzazione del Medio Oriente voluta da Bush e dai governi dei paesi NATO, la distruzione dello stato Libico per opera della Francia, con il complice silenzio dei paesi NATO. Prendersela con gli immigrati è facile, prendersela con il governo USA e con quello francese, un po' meno. E allora: avanti con le proposte della destra presentate dalla falsa sinistra. Non nasce così l’antipolitica?

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