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mercoledì 5 aprile 2017

Rapporto attività dello Sportello immigrati nel periodo marzo 2016 – marzo 2017


Rapporto attività dello Sportello immigrati nel periodo marzo 2016 – marzo 2017

L’ultimo bimestre ha visto un incremento delle richieste di ricorso in appello contro dinieghi della protezione internazionale, avanzata dai migranti ospitati nei centri richiedenti asilo delle province di Como, Varese e nord Milano.
Come si può immaginare, si tratta di casi particolarmente importanti, poichè il ricorso in appello va fatto assolutamente entro 30 giorni dal ricevimento del diniego. Successivamente incombe il mandato di espulsione.
Fortunatamente gli ottimi rapporti con i legali immigrazionisti che ci assistono, ci consentono di gestire con sufficiente sicurezza anche i casi più critici.























Dal grafico sopra riportato, si evidenzia la vasta area relativa ai casi riconducibili alla categoria delle informazioni che attualmente i volontari del GIVIS affrontano con il supporto degli avvocati e che gradualmente dovrà diventare materia di intervento sempre più autonomo, dei volontari stessi.
Attualmente i volontari allo sportello sono tre: Clara, Siaka e Cesare. E’ in corso una campagna di sensibilizzazione per incrementare questo numero al fine di garantire la copertura nel periodo estivo.




















Particolare importanza sta acquisendo in GIVIS l’attività di insegnamento della lingua italiana, come naturale complemento al supporto legale. Il metodo di insegnamento adottato è sicuramente efficace: ogni insegnante segue uno, al massimo tre studenti. E’ chiaro però che il settore potrà subire incrementi solo a fronte di un costante reclutamento di insegnanti.
Sono attualmente dedicate all’insegnamento le volontarie: Silvana, Evelina, Anna, Luana.
Dal grafico in basso è rilevabile come le richieste di supporto siano direttamente proporzionali al numero di famiglie residenti, distinte per provenienza geografica.
Marocco, Nigeria e Pakistan sono in testa e, per quanto riguarda l’Egitto, si nota addirittura un regresso, prova del fatto che il settore di interesse degli immigrati egiziani: l’edilizia, continua ad essere in forte crisi.





















Nel prossimo futuro ci attendiamo un incremento delle richieste da parte delle immigrate ucraine e di quelle provenienti dal subcontinente dell’america latina.
Dovremo sviluppare maggiormante i rapporti con i residenti nei campi d’accoglienza di Gorla minore, Busto, Gallarate e Uboldo, interessandoci più da vicino delle condizioni di vita in questi campi.
Rimane irrisolto l’intrigo della mancata accoglienza richiedenti asilo a Saronno.